Endodonzia



Il trattamento endodontico è un intervento odontoiatrico ambulatoriale necessario quando la polpa (il tessuto molle interno al dente) è infiammata o infetta per un danno provocato da una carie profonda, dall’esito di interventi sul dente o da un trauma (grave e improvviso o più leggero ma ripetuto). Il trattamento endodontico permette di salvare il dente senza ricorrere così a soluzioni più invasive, ma necessarie, come l’estrazione e successivamente l’implantologia.




La Devitalizzazione di un dente

Quando una carie si espande fino ad avvicinarsi al cuore del dente, quest’ultimo diventa sensibilissimo alle temperature calde o fredde e agli alimenti dolci. Se il dente non viene curato subito, il fastidio diventa notevole e talvolta si sviluppa un ascesso.

Il trattamento di tale situazione (pulpite), si realizza con una cura detta canalare o devitalizzazione.


Tecnica di devitalizzazione del dente

Si procede eseguendo un’anestesia locale della zona da trattare e applicando una diga di gomma per isolare il dente da tutti gli altri. Successivamente, il dentista, con l’utilizzo di appositi strumenti, raggiunge il cuore del dente (la polpa) e ripulisce ogni cavità interna. Vengono inoltre ripuliti e disinfettati i canali delle radici.

Il trattamento si conclude riempiendo nei canali un materiale insolubile e biocompatibile. Nella stessa seduta, se possibile, il dente viene anche ricostruito.


Effetti immediati della cura canalare

Al termine del trattamento l’anestetico manterrà il suo effetto per circa 2 ore.
Si consiglia di non assumere alimenti in questo periodo. Dopo questa cura, per circa 3 giorni, non si hanno particolari disagi, se non una lieve dolenzia della zona.

Più tipicamente, tra la terza e la settima giornata il dente può risultare notevolmente sensibile alla pressione.
Tutto ciò sparisce successivamente.